Terzo disco del pianista ucraino Alexander Romanovski per Decca, le "Variazioni Diabelli" di Beethoven. Una passione personale? "Profonda", precisa il concertista. "Vorrei dire che fino ad oggi sono riuscito a suonare e a incidere tutto ciò che mi piace, senza imposizione alcuna. Ho scelto le Diabelli anche per non essere sempre identificato con la musica russa". Poi conclude, usando un aforisma, che " questa incisione è semplicemente l’esecuzione emotiva di un giovane".
Nato in Ucraina nel 1984, Alexander Romanovsky si è trasferito in Italia seguendo il Maestro Leonid Margarius, allievo di Regina Horowitz, sorella del leggendario Vladimir, per studiare all’Accademia Pianistica "Incontri col Maestro" di Imola. Inoltre ha ottenuto l’Artist Diploma presso il Royal College of Music di Londra, in seguito agli studi svolti con Dmitry Alexeev. Descritto da Carlo Maria Giulini come "un pianista di grande talento", Romanovsky si è affermato sulla scena internazionale vincendo il I° Premio del prestigioso Concorso Internazionale Ferruccio Busoni di Bolzano, all’età di diciassette anni.
Cd Decca