A dispetto della tradizione secolare e delle molte scuole dedicate, negli ultimi tre anni l’Italia ha diminuito la spesa media pro-capite di strumenti musicali del del 21%, mentre gli Stati Uniti investono il triplo di noi (+ 14%) anche sulla spinta di una formazione musicale che parte dai livelli dell’obbligo. A ruota seguono i canadesi (+9%) e, più indietro, gli australiani e i sudcoreani (+4%). Crescono, seppure più lentamente, gli acquisti di strumenti musicali anche in Giappone e Svizzera (+2% ciascuno). L’arretramento italiano fa il paio con un’Europa dove gli austriaci investono il 18% in meno rispetto a 3 anni fa, gli inglesi il 12% e i tedeschi 7% in meno. Tra i Paesi emergenti è in forte aumento la spesa pro-capite in Brasile (+37%) e India (+33%).
Nov92016
Allarme musica!
Mentre il Vecchio Continente spende sempre meno in strumenti musicali, gli Stati Uniti - che oggi hanno eletto Trump - investono il triplo di noi