Corelli Sonate op. 5 violino Enrico Gatti violoncello Gaetano Nasillo cembalo Guido Morini 2 cd Arcana A397 prezzo 27,90
“Bien, per me il barocco è la libertà di fare ciò che si vuole”. Lo affermò pochi anni fa madame Patricia Petibon, titolare di un superfluo diploma di musicologia alla Sorbonne, nell’illustrare in video e in voce il suo album Rosso (Dg). Profeta disarmato contro il relativismo della baroccheria mainstream, Enrico Gatti si preoccupa invece di corredare le proprie rare uscite discografiche con saggi scientifici di alta scuola compressi nel piccolo formato 12×13. Ma anche chi non voglia prendersi la pena di leggerli dovrà confessare all’ascolto che nelle sue interpretazioni all’insegna del respiro lento e del fitto lavorio di fioritura sta annidato un pensiero, non già la pura istanza ginnica espressa dal mago Herrera (chi oggi si ricorda di lui?) con lo slogan “movimiento, movimiento”. Il caso della Follia op. 5 n. 12 può servire di reattivo. Qualcuno ritiene che la follia abbia per sintomi obbligati la scomposta agitazione e la crisi pantoclastica? Significa ignorare tutto non diciamo della psicopatologia reale, ma delle sue stilizzazioni artistiche da Dürer agli Espressionisti. Ci sono più follie in cielo e in terra, o fratello recensore sul sito di Amazon… Con ciò che segue. Ad ascoltatori di quel tipo non serve opporre analisi sulla tecnica scaltrita, lo scavo dottrinale e il fluido archeggiare del virtuoso umbro. Questo album già pluripremiato e plurirecensito si ristampa oggi con nuova grafica: una natura morta commissionata dallo stesso Corelli all’amico pittore Christian Berentz; elegia sulla caducità incipiente dopo il trionfo estivo di fiori e frutta. Basta fissarla con attenzione per scoprire qualche verità in più sull’uomo Corelli, la sua epoca, la sua musica.
Carlo Vitali