L’universo di Puccini da “Le Villi” a “Turandot” editore Zecchini pagine 252 euro 20
“Il libro di Cantù”, commenta Daniele Gatti nell’introduzione, “non commette l’errore di cercare un proprio spazio negli o fra gli schieramenti, ma si presenta come un autentico e grato atto d’amore nei confronti del genio di Lucca”.
Avrebbe dovuto essere, come spiega l’autore, una seconda edizione (la prima è del 2008), riveduta e ampliata, con acquisizione delle critiche più recenti. Poi in un secondo tempo Cantù lo ha totalmente riscritto ed esteso. In tutti i casi questo nuovo “Universo di Puccini”, oltre a mantenere il tratto della biografia d’artista attraverso le opere, si presenta brillante e scorrevole pur non rinunciando al rigore dell’analisi. Caratteristica che rispecchia Cantù docente di Storia della musica in Conservatorio ma anche trentennale critico musicale per un noto quotidiano nazionale.
Fra le parti completamente nuove si segnalano quelle su La rondine; poi un approfondimento sul cosiddetto Verismo musicale; un riferimento al “Trittico” quale opera breve come strumento di modernità del teatro novecentesco; un accenno ai rapporti privati in relazione alla vicenda creativa; e una sottolineatura sui personaggi pucciniani mai alloggiati in case solide, specchio di emotività e vissuti precari.
Alessandro Traverso