“Il maestro Muti invita i loggionisti a fare le barricate contro chi osa proporre uno spettacolo con il pubblico in piedi? Se la pensa davvero così, allora vuol dire che il vento della destra soffia non solo in politica ma anche nei teatri”. Lo dichiara Graham Vick, regista di uno “Stiffelio” verdiano al Teatro Farnese di Parma, già in odore di scandalo prima ancora di andare in scena. Una settimana fa, come riportato da classicvoice.com, Riccardo Muti aveva invitato i loggionisti parmigiani a boicottare lo spettacolo che andrà in scena al prossimo Festival Verdi: un appello che deve aver avuto i suoi effetti, se proprio oggi l’organizzazione del festival ha deciso di lasciare al pubblico la facoltà di includere o meno “Stiffelio” tra i titoli dell’abbonamento, di fatto scorporandolo dagli altri. Ora il grande regista inglese, autore di tanti allestimenti mai convenzionali e mai banali, risponde in un’intervista di Giuseppina Manin che sarà pubblicata integralmente nel prossimo numero di “Classic Voice”. E a proposito della scelta di proporre in Italia quello che tante volte ha già fatto all’estero, con gli spettatori non seduti ma in piedi, a seguire l’opera da diversi punti di osservazione, non le manda a dire: “Non è una bizzarria ma una scelta dettata dal teatro stesso. Il Farnese, com’è noto è uno spazio speciale e complesso, dove il rapporto tra scena e platea è pessimo e le gradinate così scoscese da risultare pericolose. Ma questo il maestro Muti forse non lo sa. Lui è un uomo di musica, non di teatro. Ma Verdi è un compositore molto teatrale e ogni sua opera richiedere pari dignità, musicale e scenica. D’altra parte ci sono due tipi di direttori, quelli che amano collaborare con il regista e quelli tiranni, che decidono tutto loro. I direttori Obama e quelli Trump. Adesso pare siano in voga i secondi”.
Feb152017
Muti? È come Trump
Graham Vick risponde al direttore che aveva invitato il pubblico di Parma a boicottare un suo spettacolo