Sarà assegnato al cinese Tan Dun il Leone d’oro alla carriera per il settore Musica. La cerimonia avverrà nel corso della 61ma Biennale Musica, in calendario tra il 29 settembre e l’8 ottobre prossimi. Tan Dun è uno dei pochissimi compositori di oggi che goda di larga popolarità. Innestando le ricerche sperimentali sul sentimento della tradizione, la musica di quest’autore è divenuta un’icona della cultura globalizzata. La si potrà apprezzare attraverso l’ascolto di tre titoli in prima italiana, diretti dall’autore stesso sul podio dell’Orchestra Sinfonica della Rai. Al giapponese Dai Fujikura andrà il Leone d’argento per l’innovazione musicale, riconoscimento che si attribuisce a giovani promesse, in questo caso già mantenuta, considerando l’ampia attenzione che godono i suoi lavori. È dedicato al tema dell’Oriente, questo Festival Internazionale di Musica Contemporanea. E sarà aperto dall’esecuzione di Inori, pezzo di Stockhausen raramente seguito, che appunto coniuga le istanze della nostra contemporaneità con la tradizione orientale. Fitto e interessantissimo il programma delle altre serate. Dopo una giornata di “Focus violoncello” trasfigurato in nuove dimensioni acustiche, l’ensemble francese Hanatsu Miroir eseguirà la prima italiana della Vallée des merveilles di Maurilio Cacciatore, e una prima assoluta della giapponese Henji Sakai. Una serata sarà presa dai tre atti unici selezionati e prodotti da Biennale College. Concerti monografici con molte prime assolute e italiane, e una serie 23 Open in tarda serata, contribuiranno a definire la qualità del cartellone.
Francesco Arturo Saponaro