11 settembre alla Scala con Brahms e Britten

Nei libretti di sala anche il discorso inviato da Obama

11 settembre alla Scala con Brahms e Britten In occasione del concerto della Verdi alla Scala" diretto da Zhang Xian (foto) domenica 11 settembre alle 20, per commemorare le vittime dell’attentato alle Twin Towers di New York sono stati inseriti nei programmi di sala i discorsi per l’occasione del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, del sindaco di Milano Giuliano Pisapia e del console statunitense a Milano Kyle R. Scott, Quest’ultimo dice che "la grande musica che ascolteremo questa sera grazie all’iniziativa dell’Orchestra Verdi, del Comune di Milano e del  Teatro alla Scala, tra gli altri unisce popoli di diverse culture nella comprensione e nel rispetto reciproco. Ascoltando il Canto del destino di Brahms e il War Requiem di Britten vogliamo promuovere i nostri valori comuni. Questo obiettivo può essere la più grande lezione che ci insegna questo anniversario, il più forte rimprovero a coloro che ci hanno attaccato e il più grande omaggio a coloro che ci sono stati portati via.
Pisapia aggiunge che "con il Canto del destino” di Brahms e il War Requiem di Britten, la musica non tace in questo momento di ricordo, ma, attraverso il significato intrinseco e simbolico della pausa musicale, che rappresenta un prezioso momento di silenzio, si può intravedere il profondo rispetto e la forte devozione verso chi nella vita non è più. Anche in questo giorno di commemorazione il silenzio vuole essere una presenza; è parte integrante della vita, come la morte, e acquista un valore trascendentale e immortale.
Obama, infine, ricorda con gratitudine come "tutto il mondo si strinse attorno agli Stati Uniti. Dovunque città intere si fecero silenziose e si fermarono. La gente pregava nelle chiese, nelle moschee, nelle sinagoghe ed in altri luoghi di culto. E noi che ci trovavamo negli Stati Uniti non potremo mai dimenticare la solidarietà che ci veniva dimostrata in ogni parte del mondo, le veglie a lume di candela e il mare di fiori deposti fuori dalle nostre ambasciate.
Come Presidente mi sono impegnato per rinnovare lo spirito di cooperazione globale necessario ad affrontare le grandi sfide che ci troviamo a fronteggiare. Inaugurando un’era di rinnovato impegno abbiamo forgiato alleanze con nazioni e popoli sulla base di comuni interessi e mutuo rispetto".
"Chi ci ha attaccato l’11 settembre per creare una frattura tra gli Stati Uniti e il mondo ha fallito", conclude i presidente degli Stati Uniti. "Nel decimo anniversario di quel giorno, uniti ai nostri amici e ai nostri alleati, ricordiamo coloro che abbiamo perso in questa battaglia. In loro memoria riconfermiamo lo spirito di collaborazione e mutuo rispetto necessario a realizzare un mondo in cui ognuno possa vivere con dignità, in libertà e in pace". (9 settembre 2011)


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