Tutte le carte del Rof

Pesaro, dal 10 al 22 agosto

Attenzione puntata su un tratto registico sempre più distintivo. Così si caratterizza nelle scelte artistiche di quest’anno la 38a edizione del Rossini Opera Festival che, dal 10 al 22 agosto, porta nella capitale della lirica della Riviera Adriatica un’ondata d’innovazione nella visualità delle opere del Pesarese. In questa direzione si muove senza dubbio l’inaugurazione affidata a Carlus Padrissa e a Lita Cabellut del celebre gruppo catalano La Fura dels Baus, debuttante a Pesaro, che, reduce dai successi nei maggiori teatri internazionali, mette in scena, dal 10 al 19 agosto, all’Adriatic Arena Le siège de Corinthe. Questa prima opera francese di Rossini viene proposta ora in prima esecuzione nel ricostruito testo originale che include una ventina di minuti di musica in più, secondo l’edizione critica della Fondazione Rossini a cura di Damien Colas. Nel cast, accanto a Nino Machaidze, debuttano al Rof Luca Pisaroni, John Irvin, Sergey Romanovsky e Carlo Cigni, a cui si aggiungono giovani talenti formatisi negli ultimi anni all’Accademia Rossiniana come Xabier Anduaga, Iurii Samoilov e Cecilia Molinari diretti sul podio dalla bacchetta di Roberto Abbado alla guida dell’Orchestra Sinfonica della Rai, all’esordio pesarese, e del Coro del Teatro Ventidio Basso. Un ritorno è invece quello di Pier Luigi Pizzi, uno dei protagonisti di successo di molte edizioni passate del festival, che, dall’11 al 20 agosto, fa debuttare all’Adriatic Arena un’edizione scenicamente rielaborata de La pietra del paragone (nella foto), titolo assente dal Rof da ben quindici anni. L’opera, nell’edizione critica realizzata nel 2002 da Patricia B. Brauner e Anders Wiklund e rivista e aggiornata in occasione dell’imminente pubblicazione del volume, è diretta da Daniele Rustioni, sempre alla testa dell’Orchestra Sinfonica della Rai e del Coro del Teatro Ventidio Basso. Nella giovane e brillante compagnia di canto, nuova di zecca, debuttano invece Gianluca Margheri e William Corrò al fianco di ex-allievi dell’Accademia Rossinana e di cantanti ormai affermati come Aya Wakizono, Aurora Faggioli, Marina Monzó, Maxim Mironov, Davide Luciano e Paolo Bordogna. Anche Mario Martone ritorna quest’anno al Rof con il suo fortunato spettacolo del 2006, Torvaldo e Dorliska, di scena, dal 12 al 21 agosto, al Teatro Rossini. Qui il giovane e lanciato Francesco Lanzillotta dirige l’Orchestra Sinfonica G. Rossini ed il Coro del Teatro della Fortuna M. Agostini, guidando un cast dominato da Dmitry Korchak e Salome Jicia e con Nicola Alaimo, Carlo Lepore, Raffaella Lupinacci, Filippo Fontana. Ma a completare il bouquet non poteva certo mancare la sezione giovanissima del Rof con l’ormai tradizionale messinscena de Il viaggio a Reims interpretata, il 14 ed il 16 agosto al Teatro Rossini, dagli allievi dell’Accademia Rossiniana Alberto Zedda sotto la direzione di Michele Spotti. Da segnalare poi i concerti delle star del belcanto: il 15 agosto con Luca Pisaroni, il 19 agosto con Ildar Abdrazakov e il 17 agosto con i “tenorissimi” John Irvin, Sergey Romanovsky e Michael Spyres. A chiudere, il 22 agosto, ci pensa l’esecuzione del rossiniano Stabat Mater con Daniele Rustioni sul podio dell’Orchestra Sinfonica della Rai e del Coro del Teatro Ventidio Basso e con le voci di Salome Jicia, Enkelejda Shkoza, Dmitry Korchak e di Erwin Schrott.   (Antonio Garbisa)

 

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306 Novembre 2024
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