violino Enrico Onofri cd Passacaille 1025 prezzo 17,40
“Ho creduto importante pormi di fronte a queste opere immaginando come un violinista del Settecento a Köthen avrebbe reagito nell’aprirne lo spartito, in un ambiente influenzato sia dal gusto francese sia dall’idea di un nuovo stile nazionale tedesco frutto della commistione dei due stili” (francese e italiano), scrive Enrico Onofri nelle riflessioni che accompagnano questo cd. Ovviamente non possiamo recuperare la “verginità” del punto di vista di un violinista del Settecento, che però riesce utilissimo per rimettere in discussione, con criteri storicamente informati, una tradizione illustre (e secondo Onofri più tenace che in altri lavori di Bach), tenendo conto di tutto ciò che sappiamo sul diapason adottato a Köthen (un tono sotto quello moderno, di qui un “suono” diverso), sul fraseggio, sull’aspetto ritmico (con i problemi della inegalité francese) e, in particolare, sul significato della celebre Ciaccona della seconda Partita con la simbologia funebre legata alle citazioni di corali. Onofri si è limitato alla prima sonata e alla seconda e terza partita perché, come spiega, aveva deciso di affrontare solo quelle su cui aveva lavorato più a lungo “negli ultimi vent’anni”. Il risultato meriterebbe riflessioni molto più ampie: alcuni pezzi, in particolare la Ciaccona e il Preludio della Terza Partita, appaiono ancor più radicalmente nuovi degli altri; ma in ogni pagina è decisivo (e sempre del tutto persuasivo) in primo luogo il lavoro approfondito sulla articolazione, e non meno significativa è la sottile varietà del fraseggio. Una proposta destinata a lasciare il segno.
Paolo Petazzi
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