trio Longleasch cd New Focus FCR180
Longleash (lungo guinzaglio) è un trio con pianoforte, formato dalla violinista Pala Garcia, il violoncellista John Popham, la pianista Renate Rohlfing. Prende il nome dal programma della Cia che durante la guerra fredda finanziava segretamente le avanguardie americane affinché si diffondessero in Europa, dimostrando al mondo la libertà creativa e l’ampiezza di vedute della civiltà americana rispetto alla rigidità e alle censure dell’arte russa. Formatosi alla Juilliard School e alla Manhattan School of Music, Longleash affronta un repertorio radicalmente nuovo, per dare un’identità sperimentale a un organico così legato al mondo classico. Ha debuttato nel 2014 a Graz, ha rapidamente conquistato grande fama negli Usa, fa ora il suo debutto discografico con cinque pezzi molto audaci che trovano ispirazione nelle arti visive, nella letteratura nella musica del presente e del passato, che usano tecniche strumentali estese per ampliare le possibilità timbriche degli strumenti, che suggeriscono nuovi modelli di tonalità. Pezzi esemplari del neomodernismo del XXI secolo, che emerge nelle sonorità taglienti, percussive, pizzicate di Passing Through, Staying Out (2011) di Christopher Trapani, con la sua struttura ipercinetica e la fantasmagoria di vividi dettagli; nelle sfocature e nelle distorsioni del Colore dell’ombra (2010) di Clara Iannotta, che rimaneggia il Trio di Ravel, svelandone il colore strumentale più materico; nelle risonanze naturali, col ritmo di un respiro, di Corde Vuote (2010) di Francesco Filidei; nelle delicate sfaccettature di ver_flies_sen (2012) di Yukiko Watanabe, ispirato ai lavori della pittrice brasiliana Adriana Varejão; nelle imprevedibili traiettorie frattali di Strange Attractors (2014) di Juan de Dios Magdaleno. L’esecuzione di Longleash fa emergere le qualità di questi lavori con una straordinaria presenza di suono, con un fraseggio molto naturale, con una grande freschezza.
Gianluigi Mattietti