Da pochi giorni ha aperto i battenti a Palazzo Forti a Verona "Amo", acronimo per "ArenaMuseOpera", spazio mueale dedicato all’Opera che già dalle prime ore (ha aperto i battenti sabato scorso) sembra soddisfare le esigente degli appassionati non solo italiani: molti gli stranieri nel centinaio di visitatori del primo giorno; si è trattato di coloro che la sera prima avevano assistito al "Don Giovanni". Il museo offre uno spazio dove sperimentare le varie fasi del processo creativo di un’Opera. Nelle sale dell’Ex Galleria d’Arte moderna si trovano partiture, costumi, scenografie in un ambiente che richiama l’atmosfera del teato musicale fino ai dettagli delle tende di velluto rosso e all’alternarsi di sale illuminate e buie, come succede a teatro quando – spente le luci – si dà vita alla scena. È il caratttere evocativo del museo ad avere affascinato maggiormente il pubblico proveninete dall’Inghilterra come dalla California. Soltanto qualche lamento da parte di chi sperava di trovare qualcosa riguardante le grandi personalità della lirica. Su tutti una grande assente: Maria Callas, che proprio all’Arena esordì nel 1947.
26 giugno 2012