direttore Riccardo Muti orchestra Wiener Philharmoniker 2 cd Sony 88985470582 prezzo 19,20
Un maldicente non privo d’arguzia disse un giorno, discorrendo di Richard Strauss, che di Richard preferiva Wagner e di Strauss preferiva Johann. Dichiarazione, se si vuole, un po’ insolente ma non infondata almeno per un antistraussiano come quel signore doveva essere. Riccardo Muti, stanti le anteriori esperienze, non lo direi né un wagneriano né uno straussiano ma certo questi due recenti cd con cui egli ci consegna il Concerto di Capodanno del 2018 dedicato alla famiglia degli Strauss viennesi si prospettano all’ascolto fra le cose più belle che si siano udite al momento. Come si desume alla lettura delle note di copertina dei due dischi, è la quinta volta che il nostro maestro si presenta nel Saal des Musikvereins di Vienna per il celeberrimo intrattenimento di inizio d’anno, ma quest’ultima a parere di chi scrive è probabilmente la migliore della sua illustre serie. Non che manchino nelle precedenti le eccellenze che è dato presumere in siffatto virtuoso della direzione, ma qui forse verifichiamo un piccolo in più: la levità di mano e il senso di completezza che si offrono all’ascoltatore quando costui ha a che vedersela con una delle attuali teste di serie della bacchetta al suo apice di maturità. Il primo cd raccoglie le esperienze meno note degli Strauss padre e figli, com’è tradizione dei Concerti di Capodanno, senza che però venga mai meno anche nelle pagine più rare il tocco d’artista autoriale (due per tutte i valzer Wiener Fresken di Josef e Marienwalzer di Johann padre). Ma è nel secondo dei due dischi che godiamo in pieno la vena migliore degli Strauss viennesi; e devo ammettere che ben di rado si è stati in grado come in questo approccio di Muti di ammirare analoga tensione del dettato interpretativo, e sì che trattasi solo di musiche per danza ma di quale livello è facile immaginare: prezioso e mai insistito oltre norma il senso del rubato, elegante il tocco direttoriale, massima la facoltà discorsiva. Solo la menzione di almeno un paio di pagine varrà a capire: non è comune udire a simil grado di pregnanza e trasparenza il famoso Geschichten aus dem Wienerwald, il mirabile dipanarsi ritmico del parimenti celebre Rosen aus dem Süden o infine la divertita ma mai ingombrante allure fonica della polca veloce Unter Donner und Blitz che avvia la consueta serie dei bis. Muti sembra davvero ormai se non un figlio un nipote adottivo del Danubio.
Aldo Nicastro
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