Il Teatro dell’Elfo ha ospitato due anni fa Il Vicario di Rolf Hochhuth, spettacolo creato da Rosario Tedesco nel 2007 e proposto con un successo sempre crescente da un validissimo gruppo di attori. Il rigore e la forza di quel lavoro si rinnova nel progetto che il regista sta portando in tour in questa stagione e che l’Elfo ha scelto di sostenere anche produttivamente: Destinatario sconosciuto, che come lo spettacolo precedente indaga il periodo storico segnato dal nazismo, in ogni città in cui viene rappresentato stimola la collaborazione con le istituzioni culturali e musicali che vogliono coltivare la memoria storica attraverso l’arte.
Martin e Max, amici e soci in affari, vivono negli Stati Uniti. Max è ebreo, Martin è un gentile. Nel 1932, Martin ritorna in Germania e, dapprima dubbioso, finisce con il subire il fascino della propaganda nazista. Max, invece, resta in America, lontano dagli eventi, esule. Il loro carteggio rivela il senso profondo dei cambiamenti che di lì a poco sconvolgeranno l’Europa intera. La lontananza, dapprima solo geografica, presto rende tangibile un’estraneità più profonda, e le parole si fanno armi letali.
Una partita a scacchi con il passo del thriller, che riserva come epilogo un sinistro scacco matto.
Lo spettacolo va in scena all’Elfo Puccini di Milano dall’11 dicembre con la prestigiosa partecipazione del Coro “F. Gaffurio” del Conservatorio di Milano, composto da 35 voci bianche, dirette dal Maestro Edoardo Cazzaniga.
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