[interpreti] M. Arnet, A. Stéphany, A. Kennedy, D. Jeffery
[direttore] Colin Davis
[orchestra] London Symphony
[cd] Lso 0127
È la terza volta, per Davis: ed è anche di gran lunga la più riuscita, nella quale guida la più che mai eccellente London Symphony (sua l’etichetta che lo documenta, registrata come sempre dal vivo d’un concerto al Barbican) a un’interpretazione del Requiem assai più sfumata, soffusa, dolcemente melanconica senza però scadere mai in dolciastra melassa. Mozart da sempre rappresenta, assieme a Berlioz, l’alfa e l’omega del panorama musicale di Davis: è tornato al Covent Garden e ha consegnato al dvd un Flauto tra i più belli della discografia (oltre che il più bello da vedere, grazie al genio sbarazzino e profondo di McVicar), e adesso torna al Requiem lasciando da parte l’eccessiva ridondanza pseudoromantica e comunque troppo seriosa dell’ultima incisione, optando per una trasparenza, un’iridescenza nitidissima entro la quale il contrappunto scintilla coniugando naturalezza melodica e profondità concettuale, con una pensosità sorridente e umanissima che guarda all’esempio remoto ma sempre straordinario di Bruno Walter. I solisti non li si conosceva, ma da adesso li si terrà d’occhio, la delicata, luminosa voce del soprano svedese Marie Arnet avanti a tutte.
Elvio Giudici