Iannis Xenakis fu compositore e architetto; svolse a Atene gli studi musicali e quelli scientifici (ingegneria), e nel ’47 si stabilì a Parigi come architetto nello studio di Le Corbusier, col quale curò l’allestimento di un padiglione dell’Esposzione di Berlino.
Negli stessi anni frequentò in Francia i corsi di composizione di Honegger e Messiaen, diventando in breve uno dei massimi esponenti delle avanguardie musicali.
Ha insegnato al Centre of Mathematical and Automated Music all’Indiana University e in un istituto parigino da lui fondato.
La tecnica compositiva di Xenakis si può definire stocastica, e viene totalmente desunta da modelli matematici.
Da certi punti di vista, i suoi lavori si possono accomunare a certe esperienze di Boulez, da altri punti di vista si potrebbe pensare a certa produzione di Stockhausen, ma il cammino che compie Xenakis è del tutto personale; rimane dunque una delle menti più aperte allo sperimentalismo musicale di tutto il ‘900.
Tra i suoi lavori si devono citare “Metastasis” per orchestra del 1954, “Achorripsis” per 21 strumenti del 1957, “Orient-Occident” per suoni elettronici del 1960.