Guerra di anteprime

A quella della Scala si sovrappone il debutto di Muti all’Opera di Roma

Guerra di anteprime Milano e Roma, Gatti e Muti. Verdi contro Verdi. Alla decisione di Stéphane Lissner, sovrintendente del Teatro alla Scala, di aprire l’anteprima dell’inaugurazione a duemila giovani sotto i ventisei anni (10 euro il costo del biglietto), è seguita quella dell’Opera di Roma. Anche Muti, per la prima volta sul podio romano, ha voluto che il pubblico assistesse alla prova generale (il ricavato andrà all’Anlaids Lazio), prevista proprio il 4 dicembre (il debutto ufficiale sarà il 6). Risultato? Il Don Carlo milanese e l’Otello romano si sovrappongono nello stesso giorno. Con conseguente tripudio di alcuni quotidiani e settimanali (da "Il Giornale" a "Famiglia cristiana"), pronti a titolare sul confronto- scontro, dimenticando il consueto aplomb che precede la “prima” di Sant’Ambrogio. Il dispetto, se così si può dire, è riuscito? Intanto poco meno di duemila studenti e giovani milanesi si preparano ad essere i protagonisti di questa inedita prima della Prima. Sul palcoscenico, come il 7 dicembre, Fiorenza Cedolins, Giuseppe Filianoti e Ferruccio Furlanetto nelle parti principali di Elisabetta, Carlos e Filippo II; uno spettacolo di Stephan Braunschweig dalle scenografie minimaliste (con costumi storici però, mentre il coro avrà abiti anni trenta come nella Spagna di Franco); e Daniele Gatti sul podio di un’orchestra fino a ieri recalcitrante, ora ammansita dall’intransigenza con cui Lissner ha gestito le lunghe trattative sindacali.

(4 dicembre 2008)
 

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