La riconferma di Stéphane Lissner (nella foto) sovrintendente alla Scala di Milano è certamente una buona notizia. Lo è meno l’annuncio di un cda che – pur se affidabile nei conteggi, come da comprensibile brindisi per il quinto pareggio consecutivo – non contempla esperti musicali bensì persone competenti nel far di conto e ragionar di politica. Il nuovo Consiglio di Amministrazione – previsto in carica fino al 17 novembre 2013 è infatti composto da Bruno Ermolli (Camera di Commercio Industria e Artigianato di Milano), Francesco Micheli (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), Corrado Passera (Fondazione Cariplo), Guido Podestà (Provincia di Milano), Aldo Poli (Fondazione Banca del Monte di Lombardia), Massimo Ponzellini (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), Paolo Scaroni (Eni), Fiorenzo Tagliabue (Regione Lombardia). Di conseguenza, se al 31 dicembre 2009 vi saranno le condizioni previste per conseguire il pareggio di bilancio per l’anno 2009, lo si deve – come si legge nel comunicato ufficiale – a una rigorosa politica di taglio dei costi, al conseguimento di positivi margini di contribuzione artistica (rapporto fra costi e incassi degli spettacoli), al consolidamento di una alta produttività grazie al costante impegno di tutti i lavoratori scaligeri, e infine all’apporto straordinario di alcuni fondatori permanenti particolarmente vicini alla Scala.Il merito (del pareggio, ben inteso) lo si deve infatti a Eni, Fondazione Cariplo, Camera di Commercio e Comune di Milano che – continua il comunicato – pure in uno scenario particolarmente difficile, sono stati in grado di erogre quei contributi straordinari che hanno reso possibile il quinto pareggio di bilancio consecutivo". Tutto, insomma, tranne che i meriti dell’arte. Che una volta imparata, va proverbialmente messa da parte. Come tutti sanno! (18 novembre 2009)
Nov182009
I conti o la musica?
Scala in pareggio ma senza esperti musicali