Mentre le cancellazioni nel mondo della musica si diffondono come il virus che le causa, c’è chi prova ad aggirare quelli che Mattarella ha definito gli stati di ansia immotivati e controproducenti. Il Dolomiti Ski Jazz – unico festival che non ha sospeso la programmazione annunciata – “va in scena regolarmente dal 7 al 15 marzo nelle date e luoghi previsti”. L’annuncio sorprende: mentre tutto si ferma, fra le quinte dell’originale teatro a cielo aperto per sciatori della Val di Fiemme i concerti vengano confermati. “Abbiamo applicato alla lettera le regole dettate dal decreto ministeriale del 4 marzo”, spiega Daniele Cecchini che con Enrico Tommasini organizza la manifestazione. “I concerti si svolgeranno nel rispetto delle misure legislative, consentendo le distanze minime richieste tra gli spettatori”. Le strategie che consentono di tenere aperto il festival si spiegano almeno in parte nella peculiarità di una manifestazione che coinvolge camminatori e amanti degli sport invernali.
“All’aperto sarà facile e ci affideremo al buon senso della gente che avrà cura di non raggrupparsi in mucchio”, prosegue Cecchini alludendo ai concerti diurni sulle terrazze panoramiche delle baite distribuite sulle pista da sci, che sono di fatto concerti all’aperto fuori stagione. Altra cosa è l’accesso ai concerti serali nei teatri della valle: “Lì verrà applicata la modalità di accesso a numero limitatissimo (meno di un quarto della capienza effettiva), con posti occupabili prestabiliti per garantire le distanze di legge”.
Il programma completo è annunciato su www.dolomitiskijazz.com con qualche minimo cambiamento – che verrà comunicato nel corso della settimana – riguardo ai gruppi musicali che coinvolgono artisti stranieri.
Da segnalare sulla terrazza del rifugio Ciamp de le Strie (Alpe Lusia) il 14 marzo i Night Dreamers, band residente del programma di Rai5 “Nessun dorma” resa celebre per aver realizzato arrangiamenti delle musiche degli ospiti del programma, da Stefano Bollani a Enrico Rava.
Alessandro Traverso
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