Con la nomina di Stéphane Lissner – annunciata dal governo francese – a sovrintendente dell’Opera di Parigi (da settembre 2015 e per i successivi sei anni), alla Scala di Milano è già toto-sovrintendenti e toto-bacchette. Tra i papabili a sedersi sul trono di Lissner il funzionario ministeriale Salvo Nastasi, l’attuale direttore generale scaligero Maria Di Freda, e i sovrintendenti Cristiano Chiarot della Fenice di Venezia e Francesca Colombo del Maggio fiorentino. Ma si apre anche l’incognita Barenboim: resterà anche senza Lissner? Nel caso lasciasse, tre i nomi che rimbalzano nei corridoi scaligeri: Gatti, Chailly e Pappano,
Intanto Giuliano Pisapia, primo cittadino ma in questo caso a parlare è il presidente della Fondazione, rassicura sul prossimo futuro: Lissner rimarrà fino al 2015 (quando pur avendo firmato fino al 2017 potrà svincolarsi senza penali) e verrà affinacato nell’ultimo periodo dal successore: "Per fortuna abbiamo il tempo per ragionarci e pensare alla persona giusta", spiega il sindaco avvocato. "Non sarà una ricerca semplice, come al solito ci confronteremo con tutti e poi spetterà al Cda decidere".
Il problema che si presenta nell’immediato è il triennio che culminerà con l’Esposizione Universale del 2015: nei sei mesi di kermesse il teatro sarà aperto praticamente tutti i giorni con una programmazione senza precedenti.
9 ottobre 2012