E se i giovani alla fine salvassero i teatri d’opera? L’idea è venuta al Teatro Comunale di Bologna. Che si prepara a varare una vera e propria rivoluzione: due titoli della stagione affidati all’annessa Scuola dell’opera italiana. Facendo di necessità virtù. E così quegli stessi studenti che scendono in piazza contro i tagli del Ministro Gelmini, si preparano a rattoppare pure quelli del Ministro Bondi.
Ma facciamo un passo indietro. La finanziaria del 2009 ha tagliato di circa il 30% il Fondo unico per lo spettacolo, gestito dal Ministero per i beni culturali. Risultato: alcune Fondazioni lirico sinfoniche sono state obbligate a cancellare alcuni titoli già previsti in cartellone. A Bologna, per esempio la scure si è abbattuta su Midsummer Nigth’s Dream di Britten e Nozze di Figaro. Una cura dimagrante che ha scatenato le ire degli abbonati. Ecco allora il colpo di genio: offrire in cambio due nuove produzioni affidate del tutto agli studenti dell’accademia del teatro. I titoli? Li anticipa il prossimo numero di “Classic Voice” (in edicola all’inizio di dicembre), che pubblica un ampio servizio di Alessandro Taverna, con numerosi interventi e opinioni: la Rondine di Puccini e il Don Pasquale di Donizetti. Le prime opere low cost di un cartellone lirico italiano.
Nov202008
L'Opera low cost
Bologna affida due titoli in cartellone ai giovani dell'Accademia