E se Beethoven non avesse scritto "Per Elisa"? Cadrebbe un mito, certo, ma l’ipotesi ha qualche fondamento, vediamo quale. Già uno storico della musica mesi fa aveva sconfessato la dedica a Teresa Malfatti per insinuare che si tratterebbe invece della tedesca Elizabeth Rockl, che stando al nome potrebbe avere l’assonanza che serve a completare il mosaico. E adesso il dubbio avanza anche riguardo all’autore della composizione, che non sarebbe Ludwig van di Bohn bensì tale Ludwig Nohl che l’avrebbe confezionata liberamente da appunti di Beethoven 40 anni dopo la scomparsa del Titano avvenuta a Vienna il 26 marzo 1827. Proprio quando, guarda caso, il brano fu lanciato. Questa seconda scoperta è opera di Luca Chiantore, musicologo residente a Bresca ma che insegna a Barcellona: dagli esami calligrafici dell’originale c’è il fondato sospetto che abbia ragione: la partitura potrebbe davvero essere di Nohl. (13 ottobre 2009)
Oct142009
Per Elisa di Beethoven?
Forse non è sua ma di Ludwig Nohl