La Filarmonica della Scala ha aderito alla campagna internazionale per salvare l’orchestra giovanile europea, la European Youth Orchestra, che Claudio Abbado ha contribuito a creare quarant’anni fa e che l’Unione Europea non vuole più finanziare. Ed è scesa in campo direttamente con una lettera aperta (che riportiamo sotto, ndr) al commissario europeo alla Cultura Tibor Navracsics, all’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri Federica Mogherini, al presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz, che è presidente onorario della Euyo e al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini chiedendo un intervento perché “dal 1 settembre la Euyo non sia solo un ricordo della nostra cara vecchia Europa”. “The European Union Youth Orchestra rimane uno dei nostri più importanti ambasciatori, un potente simbolo di unione. Il messaggio di speranza, di condivisione, di partecipazione che coinvolge oltre 160 ragazzi dell’Unione Europea non ha prezzo. È storia, identità, crescita culturale di una comunità di popoli” (ANSA).
Signor Presidente,
Onorevole Ministro,
la notizia del mancato sostegno economico da parte della Commissione Europea alla European Youth Orchestra, l’orchestra giovanile europea che quest’anno compie quarant’anni, arriva circondata da un assordante silenzio. Quello delle istituzioni comunitarie e degli stati nazionali, che nella più totale indifferenza accettano siano spenti i riflettori su una realtà giovanile nata nel 1976.
Nonostante la Filarmonica della Scala sia una istituzione privata che vive senza il sussidio di fondi pubblici, la vicenda della giovanile europea ci sta particolarmente a cuore, sia per il valore culturale e simbolico che questa realtà rappresenta per molti giovani comunitari, sia perchè il progetto iniziale dell’orchestra sinfonica giovanile europea fu di Claudio Abbado, fondatore anche della Filarmonica della Scala. Abbiamo dunque due ragioni per difendere la Euyo: la prima è che in quel progetto c’è tanta Italia e non possiamo dimenticare il ruolo che Claudio Abbado ha giocato non solo nel fare musica impareggiabile ma nel mettere al centro la musica della vita delle persone e delle istituzioni. La seconda è che l’Europa che i nostri fondatori hanno immaginato non è quella dei burocrati senza visione. The European Union Youth Orchestra rimane uno dei nostri più importanti ambasciatori, un potente simbolo di unione. Il messaggio di speranza, di condivisione, di partecipazione che coinvolge oltre 160 ragazzi dell’Unione Europea non ha prezzo. È storia, identità, crescita culturale di una comunità di popoli.
Per questa ragione la Filarmonica della Scala chiede che Tibor Navracsics, European Commissioner for Education, Culture, Youth and Sport, intervenga affinchè dal 1 settembre la Euyo non sia solo un ricordo della nostra cara vecchia Europa.
Filarmonica della Scala
Ernesto Schiavi, direttore Artistico
Hanno sottoscritto l’appello:
Michele dall’Ongaro, presidente sovrintendente Accademia Santa Cecilia
Michele Bianchi, sovrintendente Opera di Firenze – Maggio Musicale Fiorentino
Andrea Lucchesini, direttore artistico dell’Orchestra Giovanile Italiana
È possibile firmare singolarmente la petizione a favore della EUYO su https://secure.avaaz.org/en/petition/Martin_Schulz_European_Parliament_president_and_honorary_president_of_EUYO_Save_the_EUYO/?pv=0