C’è da riflettere (e dare una mano, possibilmente) sull’appello di un lavoratore del Lirico di Cagliari, una delle 14 Fondazioni lirico-rinfoniche d’Italia. Parlando a nome della categoria, Paolo Piras spiega che come lui sono in molti al teatro cagliaritano ad essere rimasti due mesi senza stipendio (dicembre con tredicesima e gennaio) per un motivo molto semplice: il teatro non ha più soldi e le banche non sono più disposte ad anticipare il denaro che viene a mancare tra un finanziamento e l’altro. Le mensilità sono state corrisposte a febbraio, quando sono arrivati i finanziamenti della Regione Sardegna, che li ereogherà in quattro tranche nel corso dell’anno.
Se per il momento le questioni di ordine economico sono affidate alla Regione, al Lirico il vero punto interrogativo è di ordine artistico. Manca la programmazione per il 2011, il teatro è privo delle figure del sovrintendente e del direttore artistico, da poco è stato nominato il direttore amministrativo. Anche i lavoratori precari, quelli per esempio che si occupavano dei servizi informatici, sono rimasti a a casa dal 31 dicembre. Il che significa non avere una visibilità sul web. Ma sui precari del Lirico c’è da aggiungere che la loro presenza va a coprire l’organico minimo funzionale, essendo soltanto 234 i lavoratori a tempo indeterminato. Tale questione è già stata sottoposta ai rappresentanti sindacali ma inutilmente. E lo stesso sindaco, che è per statuto il presidente della fondazione (ma è in scadenza, e a maggio ci saranno nuove elezioni), ha ammesso di non sapere quale sarà il futuro prossimo del teatro. L’esse-o-esse lanciato dal lavoratore del Lirico – che ci auguriamo venga accolto – consiste nel chiede un interessamento da poter estendere anche ad altre fondazioni di maggiore notorietà per avere visibilità sulla questione. Chi è interessato può scrivere a paolo-piras@alice.it (9 marzo 2011)
Mar92011
Sos dal Lirico di Cagliari
Un lavoratore chiede visibilità sul problema