Spotify rinuncia allo streaming in Russia

Chiude l'ufficio per la situazione politica e le nuove leggi che regolamentano Internet

Spotify ci ripensa e rinuncia a lanciare il servizio di streaming musicale in Russia. La notizia dell’ingresso sul mercato post sovietico della società svedese era uscita un anno fa ed era atteso il lancio ufficiale a breve. Secondo Alexander Kubaneishvili, direttore della succursale russa della societa’ svedese, sulla decisione pesano diverse ragioni: “La crisi economica, la situazione politica, le nuove leggi in materia di Internet”. In realtà il rischio che la società ha valutato di non correre è di aprire un servizio in un paese che sembra destinato a isolarsi dal resto del mondo. Anche il Giappone – dove esiste un ufficio Spotify a Tokyo – rappresenta per la società svedese un’area difficile, ma per ragioni di altro genere: soprattutto la regolamentazione dell’industria discografica, questione che rende difficile negoziare diritti e quote “polverizzate” in cataloghi non controllati dalle major ma gestiti da piccole etichette.


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306 Novembre 2024
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