Direttore del Gewandhaus dal 2005 e indicato come nuovo direttore musicale della Scala dal 2017, Riccardo Chailly con questo secondo ciclo brahmsiano vuole rendere giustizia a sinfonie e lavori orchestrali “mettendo in discussione un secolo di aggiunte”, dice, che hanno conferito “bellezza e grande intensità alle partiture ma hanno anche creato delle zone d’ombra”. In questa operazione Chailly si rifà a Felix von Weingartner (1863-1942) “che nel 1896, in occasione del suo debutto viennese con i Berliner Philharmoniker, diresse la Seconda. Dopo questa interpretazione Brahms lo ringraziò profusamente. E chi sa quanto Brahms fosse scontroso con i direttori d’orchestra può capire quanto Weingartner avesse soddisfatto le sue aspettative”.
(3 cd Decca)