Pianoforte Daniel-Ben Pienaar
cd Avie AV 2235
Uno dei problemi, pratici anche, che l’esecuzione delle Goldberg pone all’interprete è quello dei ritornelli: alcuni decidono di non farli per una semplice ragione di tempo, tagliare a metà la durata dell’opera che si aggira attorno ai settanta minuti per renderla meno ostica al pubblico, preoccupazione postasi già da Busoni il quale oltre all’eliminazione dei ritornelli suggeriva addirittura la soppressione di alcune variazioni. Da allora il cammino compiuto da questo monumento è stato quanto mai vario, da quando è uscito dalla sfera tecnica per entrare nella sala da concerto, il che ha dato una diversa angolazione al problema dei ritornelli. In questa recente registrazione di Daniel-Ben Pienaar, pianista nato in Sud Africa ma formatosi a Londra che pure ha inciso Il Clavicembalo ben temperato, la scelta di tagliare alcuni ritornelli è legata ad una visione strutturale dell’opera, a quella sua configurazione che intreccia situazioni squisitamente contrappuntistichene con altre di segno marcatamente tastieristico; e sono appunto le variazioni di questo tipo, quelle più virtuosistiche, che l’interprete propone senza ritornelli, intendendole nello stesso spicco veloce come fugaci intermezzi entro un ampio racconto che va snodando secondo un passo più significativamente flessibile, nella stessa variegatura timbrica. L’interesse di questo disco è accresciuto dall’esecuzione di quei 14 Canoni sulle prime otto note dell’Aria, scoperti nel 1974 in un esemplare dell’edizione originale con annotazioni autografe di Bach, importanti per alcune specificazioni su certi aspetti ritmici e agogici.
Gian Paolo Minardi