pianoforte Pierre-Laurent Aimard 2 cd Deutsche Grammophon 4792784 prezzo € 26,20
Pierre-Laurent Aimard torna a Bach dopo l’Arte della fuga incidendo il primo volume del Clavicembalo ben temperato e rilasciando, come suo solito, un’interpretazione attentamente analitica che cerca (e trova) l’espressività nei gangli dell’analisi. Passata definitivamente (si spera) l’epoca degli infingimenti mimetici degli “strumenti antichi”, la musica si suona per quel che è e si adoperano – come fa Aimard – gli “strumenti” per quello che sono, cioè strumenti e non feticci. Così facendo è possibile sdoganare al pianoforte il ricorso funzionale agli accordi arpeggiati (che chiariscono l’armonia) e ad alcune flessibilità ritmiche (che chiariscono la struttura). Unica perplessità, in questo Bach di preludi e fughe come nell’Arte della fuga, sta nella caratterizzazione dei singoli brani, presentati come monumenti di storia della forma ma esistenti anche come galleria di personaggi, di coppie musicali da far agire dialetticamente (cosa che, per esempio, appare più evidente nei dischi di Angela Hewitt per Hyperion). L’incisione va ad affiancarsi, nel catalogo Dg, a un’altra importante e contraddittoria interpretazione recente, quella di Maurizio Pollini, ma le due prospettive sono talmente diverse che è come se i due pianisti avessero eseguito musiche diverse con lo stesso nome.
Carlo Fiore