Bailly D’une étincelle

ensemble Alternance
cd Stradivarius STR 37275

Maël Bailly (1988), un compositore che in Italia ha avuto due anni fa il premio di Traiettorie della Fondazione Prometeo di Parma, anche per il suo contributo alla diffusione della musica contemporanea, è stato allievo di Gérard Pesson, suona la viola e ama la pratica dell’improvvisazione.
Forse del suo rapporto con l’improvvisazione è segno anche la tendenza dei lavori qui registrati ad una grande brevità, a un carattere di rapide miniature, di gradevole freschezza, di mossa, fluida densità, spesso inclini al gusto per il gioco e l’umorismo. Non per caso, credo, è stato scelto per dare il titolo al cd un pezzo del 2021 per saxofono e viola, D’une étincelle (Di una scintilla). Alle scintille possono davvero far pensare gli aspetti migliori delle opere di Bailly qui registrate: oltre a quella citata vi sono La quatrième pomme per flauto, violino, viola, violoncello (dove la quarta mela è una allusione a Charles Fourier), Enchères per piano e percussione (2017, “offerte” in un’asta), Or not prepared per piano (2016), Contreclairon per flauto, viola, tromba, muniti di diapason (2021), Sei miniature per 6 strumenti (2015- 2022), De un umbral vacante al otro per saxofono (2020 “Da una soglia vuota all’altra”, uno studio “aperto” sul rubato), Introduzione e diapo(sitiva), per clarinetto, violino, cello, piano e percussione (2017).
Nella maggior parte dei casi i pezzi si articolano in diverse sezioni brevi, con o senza interruzioni. La vena di Bailly non sembra per il momento interessata a superare la dimensione della “scintilla”, talvolta un poco prolungata. L’Ensemble Alternance (fondato nel 1983 dal flautista Jean-Luc Menet) è protagonista di interpretazioni del tutto persuasive.
Paolo Petazzi


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310 Marzo 2025
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