pianoforte Aldo Ciccolini
orchestra Thessalonici State Symphony
direttore Myron Nichailidis
cd Emi 50999 027598 21
Dopo l’offerta segnalata nella precedente rubrica di tre Sonate mozartiane ecco questo nuovo dono di Ciccolini, frutto di una registrazione effettuata in Grecia nel maggio del 2008, all’età di ottantatré anni, termine che non sorprende più chi segua il grande pianista da tempo avendone registrato l’immutata freschezza nel rapporto con la tastiera, accresciuta da una libertà comunicativa che, questa sì, è il lato più stupefacente; quella forza di convinzione che nasce dalla profonda assimilazione dell’intendimento poetico e che ci accompagna lungo l’ascolto dei due Concerti beethoveniani; la cui imponenza sembra trovare una traduzione naturale, mai forzata né esibita in quanto lo spirito protagonistico che il compositore affida al pianoforte rivive, nella stessa intesa che Ciccolini sembra aver stabilito con il direttore greco, con la ricchezza di un eloquio dal quale ogni prevalenza tecnica sembra svanita, divenuta parte integrante del pensiero. È il senso della lezione che Ciccolini aveva ricevuto da Marguerite Long e che egli amava ricordare come rivelatrice di un nuovo orizzonte, rispetto a quello che aveva conosciuto attraverso la formazione napoletana, con Denza e Longo: “Fu lei a farmi capire che suonare significa provare una meravigliosa e immensa gioia”; quella gioia che il pianista continua a distribuire con intatta emozione al suo pubblico.
Gian Paolo Minardi