[pianoforte] András Schiff
[cd] Ecm 476 6187
Anche se con modi e tempi diversi, Schiff e Barenboim rileggono oggi le Sonate di Beethoven con grande sapienza, senza pretendere di incidere a lettere di fuoco una versione definitiva e immutabile, ma facendo notare con rara intelligenza come questi testi – che ci sono sempre apparsi granitici e poco inclini alla sperimentazione interpretativa – racchiudano davvero mille sfaccettature che possono rivelare verità inaspettate. Me ne sono accorto immediatamente ascoltando in questo cd la Sonata op. 54, che di recente avevo ammirato nella esecuzione dal vivo di Barenboim. In entrambi i casi i due pianisti mettono in luce la “diversità” di questa sonata così poco eseguita e la restituiscono all’ascoltatore sotto la forma di quel capolavoro che veramente è. Schiff è certamente più analitico e preciso nella resa del testo scritto, seguendo in questo Claudio Arrau, e ciò può far storcere il naso all’ascoltatore più viscerale, che preferirà Barenboim ad esempio nella successiva “Appassionata” o nell’op. 81. In ogni caso si tratta di pianismo di altissimo livello al servizio di una integrale beethoveniana di notevole importanza.
Luca Chierici