pianoforte Olaf John Laneri cd Universal 4812085 prezzo 15,50
Anche in questo caso, a fronte delle interessanti note di programma curate da Piero Rattalino, mancano nel cd di cui stiamo parlando le utili notizie riguardanti il pianista, che assieme a Brahms è il vero protagonista di questa pubblicazione. Dunque, Olaf John Laneri, 45 anni, di origini italo-svedesi, si è diplomato a Verona e ha poi seguito tra le altre cose i corsi di Scala, Risaliti e dello stesso Rattalino a Imola, piazzandosi secondo (primo premio non assegnato) al Concorso Busoni del 1998.
Il programma brahmsiano presentato da Laneri in questo singolo cd vede la presenza di un “piatto forte” (entrambi i libri delle Variazioni su un tema di Paganini op. 35) affiancato da un antipasto per nulla trascurabile (le Ballate op. 10) e seguito dagli otto pezzi che compongono l’op. 76.
Siamo qui di fronte a un pianismo molto solido e raffinato, che potrebbe alla lontana ricordare persino Michelangeli, nume tutelare di due terzi del programma. La durata di esecuzione delle Ballate e l’approccio stilistico da parte di Laneri sono molto prossimi a quelli del grande pianista bresciano, cosa che non va certo a sua detrazione dato che è molto difficile scegliere per queste pagine delle chiavi di lettura radicalmente differenti rispetto a una grande tradizione esecutiva. Nelle Variazioni-Paganini, seguendo una tradizione approvata dallo stesso compositore, Laneri salta la tredicesima variazione del primo libro e attacca subito con la prima del secondo libro, dopodiché recupera la variazione saltata inserendola dopo la tredicesima del secondo libro e attacca la quattordicesima (e conclusiva) del primo libro, omettendo quindi il secondo finale. L’esecuzione dell’op. 76 rispetta gli stessi standard seguiti nei pezzi precedenti pur mancando qui un riferimento preciso di confronto, che non ci sembra essere né Richter, né Gieseking o altri famosi pianisti che hanno eseguito e inciso questo ciclo bellissimo. Da Laneri forse ci saremmo aspettati una conclusione più trascinante dell’ottavo numero, pagina bellissima quanto raramente eseguita in pubblico.
Luca Chierici
