Concerto per violino e orchestra op.77 Serenata n. 2 op.16 violino Zino Francescatti direttore Ernst Bour orchestra Sinfonieorchester Baden-Baden und Freiburg cd Hänssler Classic CD 94.219
Quando Zino Francescatti registrò questo Concerto, a Baden-Baden nell’aprile del 1974, aveva settantadue anni, una stagione autunnale per un violinista, considerazione che perde la sua incidenza nel caso di questa testimonianza in cui troviamo la voce del grande interprete volare sempre alto; forse qualcosa del virtuosismo prestigioso di un tempo, quella del prestigioso esecutore dei Capricci o dei Concerti paganiniani è andato perduto ma per nulla si è incrinata quell’autorevolezza nel modo di sostenere l’arcata melodica, quel modo di respirare che sempre più raramente troviamo nelle più giovani generazioni, strumentalmente magari più attrezzate ma spesso reticenti di fronte all’intensità e alla sinuosità della linea brahmsiana; un modo di porsi ben diverso da quello con cui Francescatti divide con l’orchestra, in sicura sintonia con Bour, l’avventura nella complessità del primo movimento, si abbandona al lirismo dell’Adagio, scatta con impeto zigano nell’esaltante Finale. È l’approdo della suprema maturità dei grandi interpreti, quella capacità di ritrovare una libertà nel rigore, come quella, per rimanere in ambito brahmsiano, espressa da Backhaus nell’esecuzione del Secondo Concerto insieme ad Ansermet legata all’ultimo numero di questa rivista. Ragioni che si possono estendere anche alla lettura sapientemente articolata e poeticamente ricca offerta da Ernst Bour della Seconda Serenata.
Gian Paolo Minardi
