direttore François-Xavier Roth orchestra Gürzenich-Orchester Köln cd Myrios classics
È un François-Xavier Roth colto in una fase artistica assai felice quello che ha affidato al disco la Sinfonia n. 4 di Anton Bruckner, nella sua versione originale del 1874. Una Quarta fotografata in una lettura incandescente in cui l’estremizzazione vitalistica del contrasto e la rifinitura del dettaglio, che si articola e intreccia con il successivo, non sono mai espressione di un compiacimento narcisistico, ma piuttosto la volontà di raccontare un punto di vista personale sull’opera del compositore. Questo Bruckner, registrato dal vivo a Colonia nel settembre del 2021, è travolgente, sì, ma profondamente duttile e mobile, come alla ricerca di una via che ne sveli il lato più tempestoso. Dei tanti Bruckner, più o meno rifiniti, più o meno convincenti che stanno uscendo sul mercato discografico in occasione del duecentesimo anniversario, quello proposto da Roth e senza dubbi tra i più intriganti e avvincenti, poiché non cavilla né annacqua la tenuta d’insieme nell’enucleazione del piccolo particolare o del processo costruttivo, pratica che nove volte su dieci conduce nel tranello della frammentarietà, ma tornisce e sbalza senza perdere di vista la narrazione.
Un abbandono alla musica che la Gürzenich-Orchester Köln, con la sua chiarezza, il suo virtuosismo e la plasticità di risposta alle indicazioni del podio, traduce in suono ed energia.
Paolo Locatelli