direttore Claudio Abbado orchestra del Festival di Lucerna cd Dg 479 3441 prezzo € 18,60
Registrata dal vivo a Lucerna il 21 e 26 agosto 2013, questa Nona prosegue il ciclo che Claudio Abbado stava dedicando a Bruckner, con un esito che merita in sé la massima attenzione (e speriamo di ascoltare presto la “Incompiuta” di Schubert che fu eseguita insieme a Bruckner). Furono gli ultimi concerti che Abbado poté dirigere, e si preferirebbe tacere su questa circostanza, per pudore e soprattutto per il rispetto e l’ammirazione che si devono a un’interpretazione che non ha alcun bisogno della retorica delle lacrime e del congedo, perché vi si riconoscono coerentemente approfondite, ai livelli più alti, le linee della originale visione che Abbado aveva di Bruckner. Sulla Nona Bruckner meditò per nove anni, dal compimento della Ottava nel 1887 alla morte, dedicando molto tempo anche ad altri lavori, ma concentrandosi sempre più sulla sinfonia dal 1891, con la chiara consapevolezza che sarebbe stata la sua ultima opera. Aveva composto tre tempi entro il 1894, ma gli ultimi due anni di vita non gli bastarono per portare a termine il Finale, di cui pure esistono ampi abbozzi, e di cui Abbado non prese mai in considerazione i tentativi di completamento.
Colpisce in primo luogo il suono del Bruckner di Abbado e dell’Orchestra del Festival di Lucerna; c’è una nitida trasparenza, che non si sa come definire, perché non tradisce in nulla il peso specifico, i caratteri della costruzione bruckneriana. Anzi, Abbado li carica di tensione, e nella Nona pone in luce la forza espressiva, la lacerante violenza delle dissonanze nei momenti culminanti, gli accenti di mesto, struggente ripiegamento delle idee più liriche, ma anche le estatiche aperture, gli accenti visionari, febbrili, o l’inquietudine. Superfluo, ma inevitabile elogiare ancora una volta l’eccezionalità dell’Orchestra del Festival di Lucerna e del rapporto, irripetibile, che aveva con Claudio Abbado.
Paolo Petazzi