ensemble Arion
clavicembalo e direttore Gary Cooper
flauto Claire Guimond
cd Earlymusic.com 7771
La qualità musicale delle sinfonie e dei concerti di Carl Philipp Emanuel Bach (1714-1788), secondo figlio maschio di Johann Sebastian, risiede anche nella prodigiosa ricchezza di soluzioni timbriche e melodiche messe in atto a fronte di un materiale estremamente “economico”: da qui il potere ipnotico della sua musica, che conquista con movenze che alludono ai più diversi “affetti” con una sensuale ambiguità che sembra più mozartiana che “bachiana” (i brani sono le sinfonie Whq 182/3 e 182/5 e i concerti Wq 38 e 22). A queste caratteristiche si deve l’identificazione del cosiddetto “Empfindsamer Stil” (stile della sensibilità) con Carl Philipp. Tale qualità musicale si spiega, oltre che per via del compositore, anche per essere stata agevolata dalla qualità eccelsa del suo committente, Federico II di Prussia, monarca illuminato e illuminante la cui sensibilità ha agito con forza in favore dell’arte. Ciò accadde non solo in termini di sostegno economico ma anche di sostegno ideologico giacché, come nella Firenze medicea, anche nel berlinese Palazzo di Sanssouci il sentimento principale nei confronti degli intellettuali era di fiducia, sfida e reciproca eccitazione verso una qualità della forma e dell’espressione senza compromessi, risultati ottenibili solo quando tra committente e “creativo” non ci sono barriere e infingimenti. Dal compositore agli interpreti, una situazione simile di sostegno fiducioso è quella che ha spinto uno sponsor canadese a produrre una magistrale incisione di musica che, a rigore, col Canada non avrebbe niente a che vedere ma che insiste giustamente sul lancio di un prodotto di qualità totale per il consolidamento di un’immagine del Canada come luogo di alta cultura internazionale (come? non erano solo boschi e camicie a scacchi?).
Carlo Fiore