pianoforte Pietro De Maria direttore Daniele Rustioni orchestra della Toscana cd Dynamic CDS 7978
Da un pianista chopiniano super collaudato come Pietro de Maria – che oramai ha 56 anni ma che ricordiamo ancora giovanissimo – ci possiamo aspettare due letture dei Concerti di Chopin comme il faut, sia perché li ha in repertorio da decine d’anni (parlo soprattutto dell’op. 11) sia perché il suo dominio stilistico di questo materiale è a prova di conoscenza integrale del lascito dell’autore. Ho trovato talvolta un poco rigido l’approccio di Rustioni e dell’Ort (si accosti l’incipit militaresco dell’op.
11 al fare aggraziato del pianista e quello severo del terzo movimento all’approccio giocoso di De Maria) mentre nell’op. 21 i due protagonisti mi sembrano più in linea nei confronti di una visione comune.
In ogni caso ciò che appare evidente da questa registrazione è il fraseggio elegante e decisamente fuori dagli schemi del pianista.
Forse certi languori tipici di uno spirito proto ottocentesco potranno non convincere del tutto i puristi abituati a uno Chopin più ferreo, ma il punto di partenza di De Maria non è per questo censurabile a priori e ci mostra uno dei tanti lati della personalità del grande polacco.
Luca Chierici