pianoforte Alexei Volodin
cd BR Klassik CC72354
La storia già consistente del Concorso di Zurigo dedicato al nome di Geza Anda offre, come del resto quella di tutti i maggiori concorsi internazionali, un panorama discontinuo, fatta di promesse mantenute e di aspettative non sempre consolidate. Tra gli approdi rassicuranti della competizione zurighese, tra i quali vanno indicati i nostri Pietro De Maria e Filippo Gamba, un’evidenza particolare va riconosciuta a Alexei Volodin, pietroburghese, allievo della Virsaladze, vincitore nel 2003 della nona edizione dell’ “Anda”. Ne fa più che convincente testimonianza questo recital chopiniano in cui si può apprezzare la misura con cui l’interprete scioglie il discorso, con quella naturalezza che Chopin andava chiedendo ai suoi allievi, frutto dello stesso modo di appoggiare la mano alla tastiera nonché di quella vocazione al canto per la quale, raccomandava, “bisogna prendere a modello la Pasta e la grande scuola italiana del canto”. Indicazione stilistica che trasferita sul pianoforte trovava una sua reincarnazione nell’ideale sonoro, unico. E Volodin, appunto, mostra di possedere questo controllo, senza forzature, un suono il suo che trova rispondenza particolare nelle opere tarde, Barcarola e Polonaise-Fantaisie.