Ciaikovskij
Sinfonia n. 6 “Patetica”
Schönberg
Variazioni op. 31
direttore Daniel Barenboim
orchestra West-Eastern Divan
cd Decca 478 2719
Registrati dal vivo al Festival di Salisburgo 2007, questi due capolavori confermano l’eccezionale livello raggiunto già allora, in soli otto anni, dall’Orchestra israeliana e palestinese fondata nel 1999 da Daniel Barenboim ed Edward Said a sostegno del dialogo e della pace tra i due popoli. Tengo a precisare che l’ammirazione per gli esiti musicali può benissimo prescindere dalla incondizionata adesione morale che si deve all’iniziativa di Barenboim e dello scomparso intellettuale palestinese, che le hanno dato nome usando la traduzione inglese del titolo della celebre raccolta poetica di Goethe, il “Divano occidentale-orientale” (West-östlicher Divan). Nelle Variazioni op. 31 di Schönberg la nitidezza della esecuzione consente di cogliere ogni dettaglio della complessa polifonia, ed è inseparabile dalla intensità espressiva con cui viene colto il carattere di ogni sezione, la vertiginosa complessità del susseguirsi di gesti teneri o violenti, momenti di stravolta, convulsa agitazione o delicate sottigliezze, dove residui o reminiscenze del passato, inseparabili da intuizioni di novità radicale, affiorano come oniriche apparizioni. Ammirevole per partecipe intensità, misura ed eleganza anche l’interpretazione della Patetica di Ciaikovskij. Nel compositore russo come in Schönberg Barenboim è già stato protagonista di molte grandi interpretazioni: in queste colpisce lo strenuo impegno di molti giovani musicisti che sembrano trarre stimolo dalle difficoltà stesse che incontra la loro orchestra, e la capacità di Barenboim di coinvolgerli in una fusione musicale di alto livello.
di Paolo Petazzi
