CLAVICEMBALO Francesco Corti CD Arcana
Francesco Corti, clavicembalista che brilla nel pantheon delle tastiere, quando approccia qualcosa lo fa riuscendo sempre a trovare una chiave di lettura storica e interpretativa originale e inedita. Lo avevamo notato, proprio su queste colonne, qualche anno fa, con il bachiano Little Books e lo ripetiamo ora con questa incisione scarlattiana. Corti, infatti, se da un lato affronta un autore tutt’altro che insolito (Domenico Scarlatti, autore di 555 sonate), dall’altro lo fa in maniera, come dicevamo, non scontata: affiancando, cioè, otto coppie di sonate (16 in totale, dunque), così come testimoniate dai manoscritti della Biblioteca Marciana di Venezia e nella Biblioteca Palatina di Parma, accoppiate per tonalità uguali. Il sospetto, inverificabile, è che Scarlatti possa aver scritto sonate in due tempi, soprattutto nella fase successiva alla metà degli anni ’40 del ’700: l’abbinamento che ne fa Corti, in effetti, potrebbe supportare questa tesi. L’ascolto, dunque, è potenzialmente duplice: tradizionale, concependo ciascuno dei 16 brani come sonata a sé, oppure sperimentale, ovvero immaginare otto sonate in due tempi. La musica di Domenico Scarlatti si conferma, ancora una volta, foriera di diversi possibili approcci. E questo di Corti ci sembra significativo e convincente.
MATTIA ROSSI
