direttore Diego Dini Ciacci orchestre Sinfonica Nazionale della Rai e del San Carlo di Napoli 2 cd separati Sony 88837 51832 e 88837 51842 prezzo € 15,20 l'uno
Lodevole iniziativa che viene a rimpolpare la scarsa discografia strumentale del primo ‘800 italiano, ossia di un’epoca in cui la critica napoletana rinfacciava al diplomando Mercadante di perder tempo con “le sterili sinfonie” esortandolo a fornire “più splendidi saggi del suo ingegno con musiche vocali”. Nell’Italia del tempo (incluse le aree più esposte ai venti d’oltralpe, tipo Piemonte o Lombardo-Veneto) la sinfonia godeva di minor considerazione rispetto al melodramma, unico genere capace di garantire successo e agiatezza. Il corpus qui presentato, in gran parte inedito, va dai saggi bolognesi del Donizetti studente (1816-7), e dal tombeaux per il suo maestro Antonio Capuzzi (morto nel 1818), fino agli anni della maturità; dalla sinfonia di taglio operistico a quella concertata e da camera. Eterogenee le forme, disparate le influenze stilistiche – da Rossini al classicismo viennese filtrato attraverso le lezioni di Mayr – sempre elegante e scorrevole la scrittura con echi diffusi della più autentica vena melodica donizettiana. Pur senza ambire all’edizione critica, il maestro Dini Ciacci ha lavorato sulle fonti avvalendosi dell’ausilio di specialisti quali Gabriele Dotto, Paolo Fabbri, Renato Meucci. Peccato che la sua lucida concertazione trovi inciampo nel suono fin troppo pastoso dei due complessi scelti per registrare. Non si pretende lo strumento d’epoca, ma ad esempio per la Sinfonia in Do maggiore del 1816, “fatta al Casino dei Filarmonici in Bologna”, l’Orchestra Nazionale della Rai non sarà un overkill? Le parti staccate originali ci attestano infatti un organico di soli 36 elementi: legni, corni e trombe a coppie, dieci parti di violini divisi e rispettivi primi, due viole, due violoncelli, otto parti di “basso” generico a corde. Tutto qui.
Carlo Vitali