Dvorák Sinfonie n. 7, 8, 9

direttore Semyon Bychkov
orchestra Czech Philharmonic
2 cd Pentatone

È difficile meritarsi l’attenzione proponendo l’ennesima versione discografica delle ultime tre sinfonie di Antonín Dvorák, ma forse meno di quanto si potrebbe immaginare. Lo dimostra quest’ultima fatica firmata da Semyon Bychkov, sul podio di una Filarmonica Ceca superlativa, che arriva a licenziare un disco che per ricchezza di risorse, idee e dettagli può ambire ai massimi confronti possibili.
E lo fa senza cercare l’eccentricità a tutti i costi, la forzatura cavillosa, ma piuttosto ripercorrendo un modus alquanto tradizionale, fatto di sonorità imponenti e tempi distesi, ma altresì rifinendo ogni particolare. È un approccio improntato a un inestricabile connubio di possanza e trasparenza, di raffinatezza e profondità d’analisi, che regge su di una concertazione in cui ogni voce orchestrale si attorciglia sinuosamente con le altre, soppesata nella più minuscola gradazione, dalla principale a ogni controcanto secondario. E Bychkov arriva a questo livello senza raffreddare lo sviluppo narrativo delle sinfonie, ma mantenendone l’esuberanza, l’ardore e quel carattere in diversi modi popolaresco: più rapsodico nella Settima, più americaneggiante, ovviamente, nel Nuovo mondo. In conclusione la registrazione propone le tre ouverture da concerto della trilogia “Natura, vita e amore”: Nel regno della natura, Carnival e Othello.
Paolo Locatelli


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308 Gennaio 2025
Classic Voice