canto e viola d’arco Vivabiancaluna Biffi cd Arcana 376 prezzo € 18
Le frottole sono un fenomeno editoriale e musicale cronologicamente evanescente (una quindicina d’anni all’inizio del Cinquecento), geograficamente circoscritto all’Italia settentrionale ma assai significativo per la storia della musica perché contengono tracce della prassi di canto e accompagnamento improvvisata per la quale le corti italiane andavano in visibilio più che per la polifonia, e perché contribuiscono a definire per iscritto una spiccata sensibilità per la melodia accompagnata che nei decenni e nei secoli a venire trasformerà tutto il mondo della musica occidentale aprendo la strada al recitar cantando e al teatro d’opera. Intorno agli undici libri pubblicati da Ottaviano Petrucci e a quelli, sempre della medesima stamperia, intavolati per liuto dal Bossinensis, si snoda il repertorio dei “frottolisti”: brani scritti da Marchetto Cara, Bartolomeo Tromboncino, Michele Pesenti, Francesco Varoter e altri, la cui forma è in stretta relazione con quella dei testi cantati (barzellette, sonetto, oda, strambotto, capitolo, canzone). Melodie spesso orecchiabili da cantarsi accompagnandosi col liuto (vedi un disco Naxos con Shirley Rumsey) ovvero con più strumenti (Marco Beasley e l’ensemble Accordone per Cypres), oppure ancora in una veste estremamente intima e depurata, con la viola d’arco, come fa Vivabiancaluna Biffi, dotata di tecnica strumentale adeguata, vocalità pulita e intensa, profonda esperienza nello studio delle fonti, alle quali di tanto in tanto intercala sue elaborazioni che non suonano mai né fuori contesto né mistificanti.
Carlo Fiore