ensemble Doulce Mémoire direttore Denis Raisin Dadre 2cd Zig-Zag 357 prezzo 36
Il documentario sonoro sui contesti storici e geografici è quasi un genere letterario-discografico: senza contare il nostro “Classic Voice Antiqua”, sono moltissimi e assai spesso istruttivi i tentativi di gettar luce su un’epoca dandone il panorama sonoro. La corte di Francesco I Valois (1494-1547) è uno spunto irresistibile perché i suoi anni di regno (dal 1515 alla morte) furono pieni di musica importante, scritta da virtuosi del contrappunto e del liuto, coetanei di Josquin des Prez (la cui carriera fu però più cosmopolita) o poco più giovani, come Claudin de Sermisy, Jean Mouton, Albert de Rippe, Pierre Certon, Johannes Lupi, Antoine de Févin, Antoine Divitis. Il problema centrale, in programmi antologici così ricchi, è lo stesso che si pone ai curatori delle mostre antologiche d’arte figurativa: rendere intelligibili le comunanze linguistiche e al contempo dar ragione degli stili personali e delle idiosincrasie. La copiosa messe di opere proposte da Denis Raisin Dadre si suddivide di una prima “sala” dedicata ai suoni del sacro e una seconda dedicata al profano. Una certa ricerca sugli stili personali è adombrata soprattutto nella parte sacra, mentre in quella profana si preferisce indicare come da spunti poetici simili fossero frequenti elaborazioni musicali alternative. L’ampiezza del repertorio documentato è comunque, di per sé, motivo ampiamente sufficiente per apprezzare questo prodotto che si giova anche di un ampio libretto (intelligentemente) illustrato di fonti storiche utili anche a capire l’inscindibile rapporto che la musica del Quattro e Cinquecento ha coi libri che la conservano.
Carlo Fiore
