Gilberto Gil – Fé na festa

Gilberto Gil - Fé na festa

voce e chitarre Gilberto Gil
cavaquinho, banjo e chitarre Sergio Chiavazzoli
contrabbasso Arthur Maia
fisarmonica Toninho Ferragutti
violino e rabeca Nicolas Krassis
percussioni e cori G.di Dalva, J. Gomes, A. Lopo, T. Alves
cd Emacy/Universal 0602527410555

Alfiere del samba postmoderno, Gilberto Gil ha fondato il tropicalismo classificandosi fra i musicisti brasiliani più noti oltre confine; tuttavia forse non tutti sanno che i suoi talenti non si limitano alla musica: Gil è stato infatti anche ministro della cultura con il governo Lula dal 2003 al 2008. Ma questo è un altro discorso: qui ci limiteremo a riferire della sua ultima fatica su cd, colma delle atmosfere di Bahia, dov’è nato il 26 giugno 1942. Il titolo a programma non lascia dubbi sulle intenzioni del nuovo album Fe’ na festa, tutto improntato al Nordeste brasiliano con alcune riletture celebri. La prima è Dança da moda che è una parceria, termine col quale si identifica una collaborazione – in questo caso fra Luiz Gonzaga (1912-1989) e Zé Dantas (1921-1962) – che porta la musica regionale a una notorietà mondiale. La seconda è Norte da saudade, composta da Gil con Perinho Santana e Macir Albuquerque per l’album Refavela del 1977. In questo ritorno alle origini su cd del sessantottenne di Salvator de Bahia, anche chi non fosse un habitué dei ritmi carioca, può immergersi prontamente nell’onomatopeico ritornello di Fé na festa, cogliendo subito la ricchezza sonora fornita dalle aggiunte apportate all’organico tradizionale: Gil, infatti, alla storica formazione comprendente gli inseparabili Arthur Maia (contrabbasso) e Sergio Chiavazzoli (cavaquinho, chitarra bajana, banjo e un’altra manciata di strumenti a corde) ha unito il violinista francese, brasiliano d’adozione (suona infatti anche la rabeca), Nicolas Krassis e il fisarmonicista Toninho Ferragutti.
Un disco nato da un desiderio coltivato almeno da un paio d’anni (cioè da quando Gil lasciò il ministero): “Da tempo volevo dedicare un omaggio alla musica nordestina che ha accompagnato la mia formazione”, spiega. “E adesso che l’ho inciso, sto pensando al prossimo: dedicato al samba questa volta”.
Alessandro Traverso


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306 Novembre 2024
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