pianoforte Martin Jones
cd Nimbus Records NI 5849
Il nome di Ernesto Halffter rivive soprattutto grazie al completamento di Atlantida, l’opera di De Falla che il compositore aveva lasciata incompiuta a seguito della sua morte avvenuta nel 1947 in Argentina. A De Falla in effetti Halffter fu legato strettamente fin dagli anni della sua formazione, ricevendo da lui importanti sostegni, come la chiamata a direttore dell’Orchestra Baetica fondata dallo stesso autore del Cappello a tre punte, per dividere poi con lui il fervore degli anni parigini dove Halffter poté studiare anche con Ravel e frequentare il Gruppo dei sei. In realtà l’attività compositiva fu piuttosto intensa, con particolare riguardo alla produzione pianistica di cui il disco offre un quadro integrale, dai tre Crepusculos, composti dal promettente quindicenne fino alle tre Homenaje – al fratello Rodolfo, a Mompou, a Turina del 1988, l’anno precedente la sua morte. Si può ricomporre una visione variegata dove affiorano tra gli inconfondibili ingredienti iberici le movenze che hanno contrassegnato l’evoluzione del linguaggio lungo il volgere dei decenni, le suggestioni neoclassiche soprattutto legate al soggiorno parigino, reminiscenze barocche quindi, con il volto di Scarlatti aleggiante qua e là per divenire dichiarato personaggio nella seconda Sonata, Homenaje a Domenico Scarlatti, appunto. Un eclettismo moderato da una riconoscibile coerenza e punteggiato da momenti di trepida sensibilità, tratti che il pianista Martin Jones coglie e definisce con ben apprezzabile misura.