soprano Jane Archibald
direttore Thomas Rösner
orchestra Symphnique Bienne
cd Atma 2661
Questa giovane canadese sembra stia bruciando le tappe nel repertorio per soprano di coloratura. L’impressione suscitata alla Scala come Sophie nel Rosenkavalier non è stata a vero dire di quelle che lasciano il segno: vocina garbata, tanto precisina, figura carina, tutta una serie di diminutivi tra i quali purtroppo rientrano anche la personalità e quindi il gradiente espressivo d’uno di quei tipici canti da “sotto le note niente” che continuano ad assicurare una carriera ma (e oggi questo conta molto più di ieri) sul palcoscenico lasciano abbastanza indifferenti. E un repertorio circoscritto a Haydn, francamente, aiuta proprio pochino: specie se sostenuto da orchestra così gessosa e puntuta, un bagno in varechina che stinge anche i già pallidissimi colori d’una voce che nessuna frase sembra in grado di marchiare con un accento capace d’essere ricordato.
Elvio Giudici