orchestra di flauti Zephyrus cd Strdivarius STR 33955
La contessa delle Nozze di Figaro trasforma in un poema delicatissimo la descrizione della sublime dolcezza di un “soave zefiretto”. La versione musicale di tale vento leggero, simile alla brezza che annuncia la primavera, è quest’ensemble italiano costituito da un’intera “batteria” di strumenti a fiato. Unico suo limite, il repertorio, che i giovani strumentisti (un ottavino, dieci flauti di cui uno anche soprano, tre flauti contralti e due bassi in do e in fa) devono crearsi ricorrendo a trascrizioni di pagine famose, spesso elaborate da loro stessi, necessariamente brevi per i limiti dell’organico. Il risultato è una serie di musiche molto piacevoli con stupefacenti effetti orchestrali: la morbidezza, i colori, il gusto dei rubati, le finezze agogiche e dinamiche danno l’illusione di trovarci di fronte a ottime interpretazioni eseguite da un’orchestra tradizionale. Sette sono i compositori su cui si è posato un refolo di Zephyrus: Bach, con un’Aria da una suite per archi; Mozart, col Divertimento K.136; Mendelssohn, con l’Andante della Sinfonia n.4; Ciaikovski, con tre brani dello Schiaccianoci; Mascagni, con l’intermezzo di Cavalleria; Verdi, col preludio di Traviata e la sinfonia della Forza; e Rossini con la sinfonia dell’Italiana e il finale del Tell.
Giancarlo Cerisola