interpreti Mandelring Quartett
viola da gamba Gunter Teuffel
sacd Audite
Che spreco, si direbbe, un intero cd solo per due quartetti, anche se fra i più significativi del Novecento! Non è così, anzi è il meritorio risultato di un’iniziativa interessante quanto rara: del secondo, “Lettere intime”, il Quartetto Mendelring – coadiuvato dal bravissimo Gunter Teuffel – ci fa ascoltare anche la versione originaria per viola d’amore. Il Quartetto n.1 “Sonata a Kreutzer” Janácek lo scrisse nel 1923, a sessantanove anni, concependolo come l’illustrazione di un dramma psicologico dove ogni strumento può essere una voce e divenire uno dei personaggi del tragico romanzo di Tolstoj da cui la pagina prende il nome. Il Quartetto n.2 “Lettere intime” vide la luce cinque anni più tardi. È un’accorata e nostalgica riflessione sull’amore fatta alle soglie della morte (gli restano solo pochi mesi): una spietata ma sublime introspezione psicologica che inizialmente pensava di intitolare Lettere d’amore scegliendo come strumento testimonial la viola d’amore, poi sostituita dalla più espressiva – e soprattutto più quartettistica – viola. Come per altre sue pagine cameristiche, anche qui la scrittura impiega per intero la tonalità e ha una veste armonica la cui complessa modernità la dichiara influenzata da Strauss e dagli impressionisti francesi più che dalla tradizione slava. Qualità essenziali dell’approccio compiuto dal Quartetto Mandelring sono l’estrema chiarezza strutturale – anche in pagine la cui scrittura particolarmente densa impone ricchezza di vibrato – e la capacità di coniugare una scorrevolissima levità con improvvise ombreggiature ora pensose, ora dolenti, ora misteriose, ora addirittura tormentate.
GC. C.