trio Parkhaus direttori Daniel Kawka, Michael Alber, Lucas Vis ensemble musikFabrik, Ascolta coro Tokyo Philharmonic orchestra hr-Sinfonieorchester cd Wergo WER 64112 prezzo 18
Nata a Kyoto nel 1971, Malika Kishino ha studiato composizione in Francia con Yoshihisa Taira e Robert Pascal, e all’Ircam, prima di trasferirsi in Germania. Più che in Giappone, le radici della sua musica vanno ricercate nel suo interesse per i fenomeni fisici della natura, dalla crescita delle piante agli effetti ottici, al clima, alle proprietà dei liquidi. Non a caso definisce le sue composizioni degli “organismi sonori”, capaci di svilupparsi da un singolo “Naturlaut” e di articolarsi in trame cariche di tensione, dove l’elettronica è sempre usata come un mezzo per espandere le possibilità strumentali. L’orchestra crea così un’atmosfera siderale in Du Firmament (2002), partitura piena di nuances francesi e di rimandi a Grisey; l’effetto della luce radiante ha ispirato le riverberazioni sonore Rayons Crépusculaires (2008) per gran cassa, ensemble spazializzato ed elettronica; lo scorrere dell’acqua è all’origine di Sensitive Chaos (2010), che prende il via da suoni “gocciolanti” e si trasforma in un variegato flusso sonoro; dalla visione notturna di un giardino nasce Monochromer Garten II (2011), che fa parte di una serie di pezzi per diverse combinazioni strumentali. Alla memoria dei morti nella catastrofe di Fukushima è infine dedicato il bellissimo Prayer/Inori (2011) per coro a cappella, su una poesia di Tagore, di grande impatto drammatico nell’alternanza tra nudi respiri e grandi masse polifoniche.
Gianluigi Mattietti