soprano Claire Booth violino Leila Josefowicz, Alexandra Wood pianoforte Huw Watkins, Ryan Wigglesworth orchestra Bbc Symphony Orchestra direttore Oliver Knussen cd NMC 178
Pubblicato per festeggiare il sessantesimo compleanno di Oliver Knussen, questo cd rappresenta un interessante spaccato della sua non vasta produzione, con otto lavori, disposti in ordine cronologico, che toccano generi diversi, e attraversano l’arco di un quarantennio, tra il 1970 e il 2010. Lavori tra l’altro eseguiti dai solisti ai quali sono stati dedicati. Compositore e direttore d’orchestra precocissimo, Knussen ha sviluppato un linguaggio musicale originale e accattivante, prendendo le mosse dagli esempi di Britten, di Carter, di Andrzej Panufnik, piegando la tecnica dodecafonica in una sorta di grammatica generatrice per il materiale armonico, sfruttando soprattutto le sue straordinarie doti di orchestratore. Ne è un primo, straordinario esempio Choral, malinconico poema sinfonico scritto a 18 anni, dalla scrittura densa, dissonante, dal fascino misterioso, pieno di echi di Scriabin e Bartók. A Walton sembra invece guardare il Concerto per violino (2002), flessuoso ed eloquente, con una Giga finale che è un’esplosione di vitalità e virtuosismo, dai disegni pimpanti e clowneschi messi in bel risalto da Leila Josefowicz. Pagina cupa e lacerante è invece il Requiem: Songs for Sue (2006), scritto in memoria della moglie scomparsa, basato su quattro poesie (di Emily Dickinson, Machado, Auden e Rilke), affidato alla voce di Claire Booth, di una purezza struggente. Gli altri lavori cameristici mostrano tutti un gusto per il perfezionismo formale, per il dettaglio timbrico, per l’intensità dell’espressione, soprattutto Autumnal (1977) in memoria di Britten..
Gianluigi Mattietti